Ho
fatto una cacca,
cari
amici,
straordinaria.
Quando
ho aperto
la
porta per andarmene
ho
sentito
-
alle spalle -
tutti
gli utensili del bagno
applaudire,
ammirati:
Gli spazzolini nel bicchiere
fischiavano,
Gli spazzolini nel bicchiere
fischiavano,
esagitati,
dondolando
le setole
come seppie in calore,
e lanciavan
occhiate
d'invidia
allo spazzolone del cesso
ch'ebbe l'onore
di
tastarne la consistenza,
e si pavoneggiava
mostrando
il
marron resto
sull'ispida sua testa;
il
lavandino,
commosso,
lacrimava
droppando
gocciole
tonde
nel fondo mistero
del pozzo nero;
il sapone,
con la
goccia al naso,
gridava:
"l'ho toccato! L'ho toccato!";
Lo
shampoo,
incredulo,
scuoteva il tappo
e ripeteva
alla sua
docciaschiuma
un mantra isterico:
"incredibile,
incredibile...
e
io c'ero!";
l'asciugamano,
solo,
pendeva
inerte,
ubriaco
come una spugna,
lurido,
ormai privo di
coscienza,
dondolava i suoi lembi
in segno
muto
d'apprezzamento;
un rasoio
rilucendo
mi saltò al
collo
e pianse:
"T'amo,
t'amo e ti stimo,
è il tuo
capolavoro,
e io lo so d'istinto
che non l'eguaglierai:
perciò,
sogni d'oro!".
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dilla