giovedì 6 dicembre 2012

Sentiero moderno

Quando l'essere umano
si accorse
di essere umano
già stava camminando.
Si girò di scatto
e pensò:
"Ehi! Chi cazzo 
ha pensato?".
Poi, continuando a camminare,
s'accorse che il pensiero
lo seguiva
come un cane di grossa taglia,
che finché sta un poco avanti,
finché sta un poco indietro,
va tutto bene
e fa pure compagnia;
se invece ti sta al passo
e ti s'infila fra le gambe
- indisponente bastardo -
inciampi e non riesci
più a fare niente,
né camminare
né pensare
correttamente.
"Sta a vedere", pensò l'uomo,
"che questa cosa,
questo pensare,
è un effetto collaterale
del mio camminare".
Ad aver fede
nei peripatetici
forse
si.

Sia come non sia
pensando e camminando
camminando e pensando
pensando e pensando
camminando e camminando
per secoli e millenni
l'essere umano
s'è lasciato dietro
ruscelli
menhir
piramidi
Hammurabi
aratri
geroglifici
navi
rune
trappole
cavalli
felci
falci
alci
tralicci
polis
pergamene
cetre
biglie di vetro
pantaloni
coloni
armature
torri
filtri d'amore
radar
cassapanche
aiuole
cannocchiali
idee socialdemocratiche
reggiseni
conchiglie
libero mercato
laser
orologi
pentole
seggiole
pastelli a cera
dvd
twitter
liposuzione
piercing
e sbiancamento anale.
Ma la cosa che l'uomo mai
potrà lasciarsi dietro,
l'invenzione di sempre,
quella che proprio BAM!
è il sentiero moderno.
Qui volevo arrivare.
Il sentiero moderno,
o tapis roulant,
è il punto più alto
dell'umanità intiera,
dell'umanità in Terra.

E adesso vi spiego il perché.

Innanziprimo ha un nome
che ricorda vagamente
il "tapiro rullante",
il quale qualificasi quale animale
che ho appena inventato
- mammifero perissodattilo
del genere Tapirus
amante delle marcette militari
non meno che dei teneri germogli -.

Secondopoi il sentiero moderno
- come abbiam visto - è frutto
del creativo pensiero umano
il quale - come abbiam visto pure -
si crea dal camminare:
dunque l'usufruitore di tapis roulant
si trova nella gravida 
e invidiabilissima situazione
di essere su un macchinario
pensato per camminare
camminando sul quale
non si può finire che a pensare.
E a cosa pensa un uomo
che cammina su un simile gioiello
pensato per camminare
dal pensiero nato camminando?

Ebbene,
le ipotesi son molte,
ma quella che più mi convince
è detta familiarmente
"La teoria del Tapiro di Möbius".
Prima di essa,
a metà degli anni '60, 
un team di ricercatori ungheresi
propose questo 
esperimento mentale:
prendete un uomo che disponga
di energie infinite
e posizionatelo - camminante -
su un tapis roulant
ubicato nel vuoto assoluto;
in tali condizioni
egli non potrebbe fare a meno
di ripercorrere l'intero sentiero
evolutivo e culturale 
dell'homo sapiens
avvicinandosi asintoticamente 
al momento della creazione 
del marchingegno aerobico
sul quale sta deambulando.
Ma fu solo nel decennio scorso
che prese piede 
una più brillante soluzione
del rompicapo 
a partire dalle medesime premesse:
La teoria del Tapiro di Möbius,
appunto.
Essa afferma che
quell'uomo che cammina
sul tapis roulant
non può pensare
che a un uomo del tutto identico a lui
ma capovolto
che cammina su un tapis roulant
pensandolo.



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dilla