giovedì 3 gennaio 2013

Scorpacciarsi

Incredibile - nevvero? -
che i denti se ne stiano
proprio tutti quanti
piantati dritti in bocca,
che le unghie dondolino
sulle punte delle dita,
che le palpebre s'aprano
dove i bulbi sbocciano,
che i capelli cadano
dove i piedi passano,
che i ginocchi scricchiolino
le bili alambicchino
i nei si spostino
e i cuori soffino.
Le mani prestidigitano:
fanno riapparire in aria
pensieri che si erano 
nascosti nella testa,
i menti doppiano
i lamenti di colli taurini,
edere le barbe crescono
sulle facciate della gente,
i nasi indicano
quasi sempre
maleducatamente,
le ciglia si buttano
con desideri appesi al collo,
le orecchie son mestoli
per il brodo di pollo,
i peni sbucano
curiosi dalle mutande,
i culi fischiettando
fan finta di niente.
Il corpo è un bel mistero
un metro surreale
un grumo senza il quale
non saremmo che pensiero,
e forse a ben pensarci
non saremmo neanche quello:
chiedi un po' al tuo cervello.



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dilla