lunedì 4 febbraio 2013

La parola alla parola

I vostri corpi
mi fanno schifo.
Sudano e ruttano.
Sono geroglifici profani,
servi inadempienti
mutilati
offesi
umiliati
da noialtre,
annoiate,
agili fruste
vestite di nero,
gatte a nove code.
Perché non siete
come noi?
Perché vi ostinate
a strabordare dai vestiti
a dondolare sulle sedie
a scricchiolare nella notte?
Perché,
stupidi corpi goffi
pesanti di peli
e polpa rosa
pompelmosa,
perché i vostri arti
non s'irrigidiscono
in stanghe nette
congruenti,
perché le vostre pance
non si svuotano
bianche,
perché le vostre appendici
non svolazzano
- graziate -
sul filo delle venature
del reale?
Ripetetevi!
Patetici storpi infelici,
ripetetevi
per pagine
e pagine,
mai identiche
stecche imperfette
tracciate da mani incerte,
inette.


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dilla