giovedì 18 aprile 2013

La zingara addormentata

C'è una zingara addormentata
e addormentata sulla spiaggia
e posato accanto un mandolino
e un mandolino con cui ha suonato
una serenata per innamorarsi
un po' di fado per ammalarsi
una ninnananna per addormentarsi
e accanto allo strumento
in fondo sulla sinistra
c'è un vaso che non la conta
e non la conta proprio giusta,
sì, un vaso: un vaso e basta
e però non si vede dentro
e può essere vuoto
e può essere pieno
e pieno zeppo di spavento
e in alto su una duna
c'è un leone, sì un leone,
un leone che annusa la luna
ha la criniera controvento
e lo sguardo fisso e giallo
di chi non è affatto contento
e voglio vederti,
ad essere contento,
spettinato e controvento!
Chissà se ha già mangiato...
e infatti fissa la zingara
dalla pelle scura
che dorme e dorme
e russa e canta
e non ha mica paura
e anche se sogna
sciarpe e miele
e moto rosse
è a piedi scalzi
e doman mattina 
quasi sicuro
avrà la tosse
col vento che tira
e che spettina
e che alza
la gonna alla sabbia
e la voce al mare
e fa danzare
nella notte
le stelle ubriache
con le zanzare.



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dilla