lunedì 16 dicembre 2013

La macchia nel parco

Sulla strada che porta al parco
c'è una macchia d'olio
che sembra un brontosauro.
O un diplodoco.
Nel suo regno bidimensionale
tutto funziona diverso
non saprei dire
se bene o male
o peggio.
Fatto sta
che lui non sa
di essere estinto,
perciò barrisce
dal cemento
ad ogni suola
di bambino
che lo calpesta,
ad ogni lombrico
che lo attraversa
- s'è messo in testa
di essere il re
della foresta.
Ma quando il sole
dà il bacio della notte
sulle fronde
delle betulle,
le mamme spingono via
i passeggini, 
le badanti russe
le carrozzine,
e l'erba del parco
- non vista -
cresce
nel silenzio 
ultra-normale
dello spazio
tridimensionale...
Allora il brontosauro
d'olio di motore
diventa l'ombra autentica
di una paura solida
che sopravvive nel cuore
più umido e nero
del parco buio,
appena aldilà
delle sirene delle ambulanze
e dei neon delle pizzerie.
E barrisce ai bambini
sprofondati nei piumoni
dalla sua jungla giurassica
di rametti spezzati
e mozziconi calpestati.


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dilla